E’ disponibile il Rapporto di Previsione del Centro Studi CONFINDUSTRIA dal titolo “L’economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina”, presentato sabato 2 aprile u.s.
Il conflitto esploso in Ucraina deteriora il già difficile scenario economico per l’Europa e per l’Italia. I canali di impatto sono molteplici: il freno alle esportazioni verso i paesi coinvolti (e non solo), le difficoltà di approvvigionamento per l’industria, l’incertezza e la volatilità sui mercati finanziari, ma soprattutto i picchi storici dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime.
A sostegno di un buon andamento del PIL italiano nel 2022 giocano alcuni fattori: il progressivo affievolimento dell’impatto economico della pandemia, lo stimolo proveniente dal PNRR e anche, meccanicamente, l’eredità del forte rimbalzo messo a segno nel 2021.
Quanto profondamente il conflitto frenerà la crescita dell’economia italiana? Può avere effetti dirompenti sul tessuto produttivo italiano? Quanto è importante, ai fini degli impatti economici, la sua durata?