Come ricorda il recente Report dell’UNCTAD disponibile in calce, sono 25 i Paesi africani che dipendono dal grano russo ed ucraino e, come sottolinea il n. 13/2022 del settimanale “Prendi Nota” di CONFINDUSTRIA Assafrica & Mediterraneo, molti Paesi africani offrono agevolazioni per la coltivazione delle terre agli agricoltori e promuovono joint-venture agricole, necessitando però di investimenti, sotto forma di capitale circolante, sistemi di irrigazione, meccanizzazione e trasformazione.
Soprattutto in Nord Africa e soprattutto in paesi instabili come la Libia. A peggiorare le cose – afferma il report – la mancanza di stock per compensare la carenza di forniture e l’aumento dei costi per i fertilizzanti che costituisce un onere aggiuntivo per gli agricoltori.