Lo scorso 8 agosto si è conclusa la consultazione lanciata dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) sulle bozze di standard per la redazione – da parte delle imprese soggette alla normativa sulla rendicontazione non finanziaria e, in via volontaria, da tutte le altre – di report di sostenibilità con cui comunicare al mercato informazioni su fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
In proposito, si ricorda che il lavoro dell’EFRAG si colloca nell’ambito della nuova strategia europea sulla Finanza Sostenibile e trae origine da uno specifico mandato previsto dalla proposta di Direttiva sul Corporate Sustainability Reporting (CSRD) che, al fine di favorire la transizione sostenibile, si pone l’obiettivo di ampliare l’ambito di applicazione della normativa sulla rendicontazione non finanziaria (una volta adottata, gli obblighi saranno estesi a tutte le imprese con più di 250 dipendenti e alle PMI quotate) e migliorarne alcuni aspetti (per approfondimenti sulla CSRD, si rimanda alla comunicazione dell’Area Affari Legislativi).
Confindustria ha risposto alla consultazione dell’EFRAG, sia direttamente, sia congiuntamente con BusinessEurope e con l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC). Data la trasversalità dei temi oggetto di consultazione, alla definizione della posizione hanno contribuito le Aree Affari Legislativi, Politiche Industriali e della Sostenibilità, Lavoro Welfare e Capitale Umano, Credito e Finanza di Confindustria.
Nel proprio documento, Confindustria ha in linea generale condiviso l’esigenza di determinare standard di base comuni a livello europeo che consentano alle imprese di poter fare affidamento su regole certe, in modo da limitare la proliferazione di richieste di informazioni di sostenibilità diverse da parte di soggetti diversi e, in particolare, da banche e operatori del mercato finanziario. Tuttavia, è stata sottolineata la necessità che gli standard proposti dall’EFRAG siano semplificati, resi più flessibili e coerenti con le normative vigenti e con analoghe iniziative internazionali (come lo standard internazionale su cui sta lavorando la IFRS Foundation), in modo da contenere gli oneri di rendicontazione per le imprese, nonché evitare duplicazioni per quelle che operano nei mercati globali.
A seguito della consultazione, l’EFRAG ha avviato l’analisi delle risposte, con l’obiettivo di presentare i progetti di standard alla Commissione europea entro novembre prossimo. La Commissione dovrebbe adottare formalmente gli atti delegati sugli standard di rendicontazione entro il 30 giugno 2023. Il testo della CSRD prevede poi l’adozione di norme settoriali specifiche e per le PMI quotate entro il 30 giugno 2024. La pianificazione dello standard semplificato per le PMI non è ancora iniziata, invece, per quanto riguarda gli standard specifici di settore, EFRAG prevede di distribuire il lavoro su tre anni, presentando una prima proposta entro novembre 2023, per l’adozione entro giugno 2024.
Si allega di seguito un documento generale di osservazioni sugli standard proposti dall’ EFRAG, insieme alle risposte integrali al questionario.