Venerdì 16 dicembre, il Consiglio Ue ha adottato il 9° pacchetto di sanzioni in relazione all’aggressione russa all’Ucraina, che mira a rafforzare le misure precedentemente assunte.
In particolare, vengono aggiunte nuove restrizioni all’export di beni e tecnologie a duplice uso, o suscettibili di potenziare i settori della difesa e della sicurezza della Russia ed è esteso l’elenco degli utilizzatori finali militari e delle entità oggetto di divieto di transazioni.
Sono, inoltre, chiarite le modalità per consentire le transazioni necessarie a finalizzare la liquidazione, il disinvestimento o il ritiro delle attività dalla Russia. Vengono congelati i beni di ulteriori due banche russe e viene aggiunto un altro istituto di credito a quelli già soggetti al divieto totale di transazione.
E’ avviata la sospensione delle licenze di trasmissione di altri quattro media russi e sono estesi i divieti di fornitura di servizi ad ulteriori fattispecie. La UE ha altresì ampliato il divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo e varato un divieto nel settore minerario, ad eccezione di attività che interessano determinate materie prime essenziali. Viene vietato ai cittadini comunitari di ricoprire qualsiasi carica negli organi di persone giuridiche, entità o organismi di proprietà o controllati dallo Stato con sede in Russia. Sono infine aggiunti circa 200 soggetti ed entità agli elenchi di “designazione”.
Trovate un’illustrazione di maggior dettaglio delle misure adottate nella nota allegata.