Il 15 e 16 febbraio si è tenuta a Varsavia la mostra e conferenza “ReBuild Ukraine 2023” per il ripristino e lo sviluppo delle istituzioni locali ucraine danneggiate durante la guerra. L’iniziativa ha riunito organizzazioni internazionali, istituzioni e fondi finanziari, rappresentanti di paesi di istituzioni governative, città partner, autorità locali, associazioni di settore, nonché aziende e investitori interessati ad incontrare i rappresentanti della Pubblica Amministrazione ucraina, le Aziende Municipali e le imprese locali. I settori principalmente coinvolti hanno riguardato: infrastrutture, materiali da costruzione, macchinari per l’edilizia, attrezzature per l’ingegneria, energia (compresi reti e rinnovabili), sicurezza, salute, agroindustria, spazio, macchinari agricoli, smaltimento rifiuti, housing prefabbricati e macchine per l’industria.
Confindustria ha partecipato all’iniziativa, assieme a Simest-Gruppo CDP, AIAD, ANCE, ANIMA, Confindustria Dispositivi Medici, FederUnacoma e la Camera di Commercio e dell’Industria italiana in Polonia, nel contesto del Padiglione istituzionale italiano, patrocinato da ICE, MAECI e MIMIT per sottolineare il sostegno italiano all’Ucraina e la volontà di rappresentare in modo tangibile il potenziale di contributi e operatività del nostro Sistema Paese, anche nell’ottica di favorire l’aumento della presenza imprenditoriale italiana sul territorio.
Nella prima giornata della manifestazione, si è tenuta in fiera una conferenza stampa per i giornalisti polacchi e ucraini, alla quale sono intervenuti, oltre ai direttori degli Uffici ICE di Varsavia, Paolo Lemma, e ICE Kiev, Tony Corradini, l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia, Laura Ranalli, il Direttore degli Affari Internazionali di Confindustria, Raffaele Langella, il Direttore di Confindustria Polonia, Alessandro Saglio, la Responsabile Relazioni Istituzionali di Simest, Francesca Alicata, e il Direttore della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, Elisabetta Caprino. In tale occasione, Confindustria ha sottolineato l’operatività italiana, rapida ed efficace, in ottica di sistema, informando dell’apertura dell’ufficio di Confindustria a Kiev per agevolare il dialogo con le autorità ucraine e sostenere le imprese ed evidenziando come il processo di coinvolgimento delle aziende italiane sia suddiviso in tre fasi, ovvero quella del sostegno nell’emergenza attuale, quella della ricostruzione nel medio-lungo periodo e infine dell’ammodernamento ed evidenziando, infine, l’importanza di comprendere quali strumenti finanziari, necessari, saranno messi in campo.
Sempre nella prima giornata, si è tenuta una intergovernamental press briefing in cui si sono alternati gli interventi dei rappresentanti istituzionali di Ucraina, Polonia, Danimarca, Lettonia, Lituania, Regno Unito e Germania per esprimere il sostegno all’Ucraina per la ricostruzione, evidenziare i progetti di lungo termine per il rinnovo dell’economia e delle infrastrutture del Paese, nonché il ruolo strategico del settore privato in particolare nei settori energetico, del trattamento delle acque e delle infrastrutture; nonché i finanziamenti possibili. Nel corso della seconda giornata si sono alternati gli interventi delle singole municipalità coinvolte, che hanno presentato lo stato dei danni subiti e i possibili progetti di investimento, in particolare per quanto attiene alla ricostruzione di centrali elettriche, ospedali e infrastrutture sociali. Le regioni del sud-est (in particolare Kherson, Zaporizhzhia, Derhachi, Kharkiv), rimaste senza acqua e luce, sono quelle che necessitano maggiormente di interventi immediati, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.
Si trasmette in allegato la scheda delle comunità con il dettaglio tramite QR code dei progetti specifici.