Forniamo aggiornamenti in merito all’iter della proposta di direttiva in tema di amianto di modifica della direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro (direttiva 2009/148/CE) – COM (2022) – 489 final.
La Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento Europeo ha pubblicato, infatti, il Report (allegato) contenente emendamenti alla proposta di direttiva, votato il 26 aprile scorso, contenente 73 emendamenti.
Il parlamento aveva presentato 297 emendamenti alla Proposta della Commissione, molto critici, inerenti l’intera direttiva, proponendone una sostanziale revisione. Confindustria ha preparato un posizionamento al riguardo, che ha trasmesso alle istituzioni competenti nazionali ed europee.
Nel merito, alcuni degli emendamenti più rilevanti del report del Parlamento riguardano:
- Valore limite professionale: viene confermato il valore proposto dalla Commissione di 0.01 fibre/cm3, senza periodo transitorio, ma dopo quattro anni dall’entrata in vigore della direttiva si propone un valore, ancora più basso, di 0,001 fibre/cm3, prevedendo come metodologia la microscopia elettronica
- Introduzione dei concetti di esposizione “attiva” e “passiva” e “secondaria“
- l’eliminazione delle previsioni che riguardano l’esposizione sporadica e di debole intensità
- l’introduzione di nuove previsioni inerenti la notifica, da presentare all’autorità competente, prima dell’inizio lavori
- la previsione che i materiali contenenti amianto già in uso siano rimossi e messi in discarica in condizioni di sicurezza quando ciò sia tecnicamente fattibile. I materiali non rimossi vanno identificati, registrati e monitorati
- previsione di dispositivi di protezione, in particolare delle vie respiratorie, che sono soggetti a un controllo obbligatorio della vestibilità individuale
- la modifica delle metodiche e della durata del campionamento
- l’introduzione di nuove malattie professionali nell’allegato I
Positivi, invece, gli emendamenti che prevedono che la Commissione fornisca un sostegno amministrativo e finanziario sufficiente ai datori di lavoro e supporti le aziende con orientamenti tecnici adeguati.
Evidenziamo che la Proposta della Commissione, invece, riguarda pochi articoli con la principale finalità di un adeguamento tecnico e già prevede un valore limite di esposizione professionale all’amianto a 10 volte inferiore al valore attuale (da 0,1 fibre/cm³ a 0,01 f/cm³).
È in corso, adesso, la fase di trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento, che dovrebbe concludersi nel mese di giugno e quindi il testo della direttiva potrebbe essere definito ed approvato prima della pausa estiva.
Vi terremo informati dei successivi sviluppi.
Sempre in materia di amianto, evidenziamo, infine, che nell’ambito del Comitato consultivo salute e sicurezza sul lavoro di Lussembugo, un apposito gruppo di lavoro si occuperà di aggiornare la Raccomandazione con l’elenco delle malattie professionali, relativamente alle malattie correlate all’amianto.
I rappresentanti datoriali nel gruppo di lavoro proporranno di limitare la modifica della raccomandazione alla sola aggiunta dei tumori ovarici e laringei nell’allegato I della Raccomandazione stessa, come citato nello stesso mandato del gruppo di lavoro dell’ACSH (allegato), basandosi su solide prove scientifiche. A tale proposito, chiediamo di mandare eventuali contributi a f.leuzzi@confindustria.it ed e.trento@confindustria.it con in cc umbertodelorenzo@gimav.it entro il 30 maggio prossimo.