Traduzione automatica

giovedì, 22 Maggio 2025

Buongiorno:

Associazione Italiana Fornitori Macchine ed Accessori per la Lavorazione del Vetro

HomeComunicati stampaFedermacchine: 2023 ancora...

Federmacchine: 2023 ancora in crescita, nel 2024 lieve calo per l’industria italiana del bene strumentale

Area riservata

Accedi per leggere il contenuto

Nel 2023, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali segna un nuovo record di fatturato, trainato dall’export che raggiunge anch’esso un livello mai toccato prima. Il 2024 segnerà invece un leggero arretramento interrompendo così il trend positivo registrato a partire dal 2021.

Questo è, in sostanza, quanto emerge dalle rilevazioni appena effettuate dal Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali.

Secondo i preconsuntivi, nel 2023, il fatturato dell’industria italiana di settore è cresciuto a 56.935 milioni di euro, il 2,8% in più rispetto al 2022. Il risultato complessivo è stato determinato dall’export cresciuto, del 5,1%, a 37.426 milioni di euro.

Le consegne sul mercato interno, si sono fermate a 19.509 milioni di euro, -1,5% rispetto all’anno precedente, risentendo della riduzione del consumo domestico di macchinari che, dopo anni di grande espansione, registra una leggera riduzione, scendendo a 31.496 milioni di euro (-0,8%).

Il 2024 appare più incerto: il fatturato dovrebbe arretrare, del -1,2%, a 56.257 milioni di euro. Sul risultato finale peserà la riduzione delle consegne dei costruttori italiani, in calo del -4,6%, a 18.611 milioni di euro. Le esportazioni invece resteranno pressoché stazionarie a 37.646 milioni di euro (+0,6%).

Bruno Bettelli, presidente FEDERMACCHINE, ha così commentato: “l’industria italiana del bene strumentale sembra aver perso lo slancio del post pandemia. Dopo i risultati da record registrati fino all’anno scorso, il 2023, pur ancora positivo, mostra i primi segnali di debolezza del mercato italiano a fronte di una attività ancora vivace sui mercati esteri”.

“Il 2024 si apre per noi con incertezza sia sul mercato interno che su quello internazionale. Lo scenario geopolitico di grande instabilità, sia sul fronte europeo che su quello medio-orientale, non fa che complicare le cose, producendo un effetto di parziale congelamento della domanda di beni strumentali. Certo, il rallentamento non si presenta con le stesse tempistiche né con la medesima intensità per tutti i settori che fanno capo a FEDERMACCHINE ma questo trend è comune all’intero mondo del bene strumentale”.

“Per un comparto come quello dei macchinari, che più della metà del fatturato lo realizza con l’export, l’attività di internazionalizzazione è fondamentale. Al di là delle iniziative delle singole associazioni su mercati di specifico interesse, FEDERMACCHINE insieme a Confindustria e Sace, in collaborazione con ICE-Agenzia, ha in programma, per la fine di gennaio a Ho Chi Minh City, un evento di presentazione delle peculiarità del comparto a cui interverranno istituzioni in rappresentanza dei due paesi, utilizzatori vietnamiti e italiani con filiali e sedi produttive in Vietnam”.

“Guardando all’Italia -ha aggiunto il presidente di FEDERMACCHINE – è evidente che il dimezzamento dell’aliquota per il credito di imposta 4.0 per gli acquisti di nuovi macchinari, sceso nel 2023 al 20%, ha avuto impatto sulle nostre vendite ed è altrettanto evidente che in questi ultimi mesi dell’anno i clienti abbiano rallentato i loro investimenti in attesa di conoscere quali saranno i provvedimenti a disposizione nel 2024.”

“Sappiamo che le fabbriche italiane stanno aggiornando il proprio parco macchine ma negli stabilimenti produttivi del paese, soprattutto nelle PMI, sono ancora in funzione anche macchinari di 20-30 anni. Dobbiamo poter agevolare la sostituzione delle tecnologie obsolete da parte di tutte le aziende, anche di quelle più piccole, che hanno disponibilità economiche più contenute. Solo così potremo assicurare il miglioramento della competitività del made in Italy”.

“Tutto ciò ci spinge a dire che probabilmente sarebbe utile prevedere una serie di misure strutturali, a partire proprio dal credito di imposta 4.0 per gli investimenti in nuovi macchinari. In questo modo le imprese manifatturiere potrebbero pianificare con più tranquillità, e su periodi più ampi, i loro acquisti in tecnologia di produzione, liberandosi dalle scadenze legate all’annualità della legge di bilancio. D’altra parte, auspichiamo che, a fronte dell’attuale (sostanziale) inerzia di Fed e Bce, i tassi di interesse sul denaro comincino a scendere già a partire dal primo trimestre dell’anno che verrà così da alleggerire gli utilizzatori che intenderanno investire in nuovi macchinari”.

“Attendiamo poi di capire come potranno essere utilizzate le risorse destinate al Piano Transizione 5.0 e finanziate dal fondo Re-power EU: bene l’idea di legare incentivi all’acquisto di nuovi macchinari al tema del green manufacturing e digitalizzazione e di prevedere misure per la formazione. Ma deve essere chiaro, fin dai primi mesi dell’anno nuovo, quali saranno gli effettivi provvedimenti a disposizione delle imprese”.

“Il personale rappresenta per noi la chiave di volta con cui assicurare continuità alla nostra attività di impresa. Per questo misure di incentivo alla formazione sono molto ben accolte dalle imprese che operano nel campo della tecnologia: occorre investire in formazione e aggiornamento dei dipendenti già impiegati in azienda, anche alla luce delle sfide di innovazione, non solo digitale, che ci attendono nel prossimo futuro”.

“E poi – ha concluso Bruno Bettelli – vi è il problema del reperimento di giovani risorse, un tema serio di cui discutiamo sempre più frequentemente. Dai giovani, preparati e motivati, possiamo trarre interessanti spunti per lo sviluppo della nostra attività sia sul piano strategico che su quello dell’innovazione. Il calo demografico insieme l’attrazione esercitata da paesi esteri verso i nostri ragazzi più brillanti può aggravare, già a partire dai prossimi anni, una situazione già complicata”.

“Le organizzazioni come FEDERMACCHINE e le singole associazioni, ciascuna per le proprie specificità, possono fare molto in questo senso sviluppando azioni di promozione del settore presso le università, gli ITS, gli istituti tecnici, nelle aree a maggior concentrazione di imprese del comparto e con iniziative puntuali per avvicinare il mondo dei giovani a questa industria che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy nel mondo”.

VITRUM magazine

  • Un’installazione in vetro per accogliere i viaggiatori e unire le culture
    by VITRUM Magazine on Maggio 22, 2025 at 1:20 am

    Una delle più spettacolari installazioni in vetro al mondo si trova in un luogo inaspettato: il Bahrain International Airport. Varcata la soglia dell’aeroporto, i passeggeri vengono accolti da una straordinaria composizione di luce e colore.Tale installazione in vetro non si limita ad abbellire lo spazio, ma lo riconfigura. Da passaggio neutro, […]

  • Il vetro promuove esperienze adrenaliniche: alla scoperta dello Sky Views di Dubai
    by VITRUM Magazine on Maggio 22, 2025 at 1:20 am

    L’architettura contemporanea sta spingendo sempre più in là i confini del possibile, trasformando il vetro in un elemento strutturale capace di ridefinire la nostra esperienza spaziale. Grazie a questo materiale, gli edifici si dotano di soluzioni sorprendenti e audaci, come piattaforme sospese, passerelle trasparenti e strutture che regalano […]

  • Il futuro dei data center è trasparente, il vetro ridefinisce l’efficienza
    by VITRUM Magazine on Maggio 22, 2025 at 1:20 am

    Come migliorare l’efficienza operativa e ridurre il consumo energetico dei data center? Con una domanda di energia in costante crescita, il settore è alla ricerca di soluzioni innovative per ottimizzare la gestione dei dati. Ed è qui che entra in gioco il vetro.  Chip fotonici per i data center Tradizionalmente, i dispositivi utilizzati nei […]

  • Il vetro e la poesia del quotidiano: gli oggetti di Jacobsen
    by VITRUM Magazine on Maggio 22, 2025 at 1:20 am

    In cucina o in salotto, sulla tavola o sul comodino: il vetro è ovunque, ma sappiamo davvero coglierne il valore? Esso accompagna in silenzio i nostri gesti quotidiani. Dietro la sua apparente semplicità si nasconde una natura estremamente complessa, forgiata dalla precisione artigianale e impreziosita da una straordinaria versatilità. […]

  • Perché separare il vetro chiaro da quello scuro?
    by VITRUM Magazine on Maggio 22, 2025 at 1:20 am

    Il vetro è un materiale straordinario, riciclabile all’infinito senza perdita di qualità. Ma non tutto il vetro è uguale, come si può intuire dalle sue diverse colorazioni, le quali testimoniano la presenza di elementi chimici differenti.Per tale ragione risulta cruciale promuovere la separazione del vetro chiaro e del vetro scuro al fine di […]

  • Qual è il miglior materiale per il packaging? Uno studio italiano elegge il vetro
    by VITRUM Magazine on Aprile 22, 2025 at 7:00 am

    Come proteggere e conservare i prodotti e, nel contempo, orientarsi verso un modello di packaging più sostenibile? Tra vetro, PET, alluminio e multistrato poliaccoppiato, è il primo a distinguersi per la sua capacità di essere riciclato all’infinito senza perdere qualità.Il recente studio “La riciclabilità dei materiali per contenitori: […]

Fiera Milano Rho,
16 - 19 Settembre 2025

Segui tutte le novità su VITRUM Magazine