Rimodulazione PNRR
La valutazione sulla revisione del PNRR presentata dal Governo italiano ad agosto scorso e approvata dalla Commissione europea il 24 novembre è nel complesso positiva.
Utile, in particolare, la più chiara focalizzazione delle risorse verso le imprese e la conferma dell’ambizione sul piano delle riforme.
Per approfondimenti si invita a consultare la nota allegata.
Osservatorio sulle competenze digitali 2023
Condividiamo con gli Associati l’Osservatorio sulle competenze digitali 2023 presentato lo scorso 12 dicembre a Roma in occasione dell’evento “ICT: Talenti Cercasi”.
L’Osservatorio 2023 realizzato da Anitec-Assinform, Aica e Assintel in collaborazione con Talents Venture, offre un’analisi aggiornata del mercato delle competenze avanzate ICT in Italia.
Dal lato della domanda di competenze lo studio propone un’analisi approfondita dei dati sugli annunci di lavoro online per profili ICT.
Lato offerta lo studio mette a fuoco il sistema della formazione di competenze ICT, dai corsi di laurea universitari, agli ITS, i Bootcamp e le Scuole secondarie di secondo grado.
Per completare la panoramica del mercato, lo studio propone una stima del gap tra domanda e offerta per arrivare a una sezione finale composta dei suggerimenti di policy per ridurre gli squilibri di mercato e rispondere alle principali domande in tema di formazione.
Prendi Nota N. 46/2023 – L’automotive tra i settori chiave per lo sviluppo dell’Africa
E’ disponibile il numero 46/2023 dell’editoriale Prendi Nota di Confindustria Assafrica & Mediterraneo.
In questo numero di Prendi Nota:
- AfCFTA, quattro settori prioritari per lo sviluppo delle catene del valore;
- Gitex Africa 2024;
- Dal Network dei Soci. Il Gruppo Tarros apre una filiale in Egitto.
Federmacchine: 2023 ancora in crescita, nel 2024 lieve calo per l’industria italiana del bene strumentale
Nel 2023, l’industria italiana costruttrice di beni strumentali segna un nuovo record di fatturato, trainato dall’export che raggiunge anch’esso un livello mai toccato prima. Il 2024 segnerà invece un leggero arretramento interrompendo così il trend positivo registrato a partire dal 2021.
Questo è, in sostanza, quanto emerge dalle rilevazioni appena effettuate dal Gruppo Statistiche FEDERMACCHINE, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali.
Secondo i preconsuntivi, nel 2023, il fatturato dell’industria italiana di settore è cresciuto a 56.935 milioni di euro, il 2,8% in più rispetto al 2022. Il risultato complessivo è stato determinato dall’export cresciuto, del 5,1%, a 37.426 milioni di euro.
Le consegne sul mercato interno, si sono fermate a 19.509 milioni di euro, -1,5% rispetto all’anno precedente, risentendo della riduzione del consumo domestico di macchinari che, dopo anni di grande espansione, registra una leggera riduzione, scendendo a 31.496 milioni di euro (-0,8%).
Il 2024 appare più incerto: il fatturato dovrebbe arretrare, del -1,2%, a 56.257 milioni di euro. Sul risultato finale peserà la riduzione delle consegne dei costruttori italiani, in calo del -4,6%, a 18.611 milioni di euro. Le esportazioni invece resteranno pressoché stazionarie a 37.646 milioni di euro (+0,6%).
Bruno Bettelli, presidente FEDERMACCHINE, ha così commentato: “l’industria italiana del bene strumentale sembra aver perso lo slancio del post pandemia. Dopo i risultati da record registrati fino all’anno scorso, il 2023, pur ancora positivo, mostra i primi segnali di debolezza del mercato italiano a fronte di una attività ancora vivace sui mercati esteri”.
“Il 2024 si apre per noi con incertezza sia sul mercato interno che su quello internazionale. Lo scenario geopolitico di grande instabilità, sia sul fronte europeo che su quello medio-orientale, non fa che complicare le cose, producendo un effetto di parziale congelamento della domanda di beni strumentali. Certo, il rallentamento non si presenta con le stesse tempistiche né con la medesima intensità per tutti i settori che fanno capo a FEDERMACCHINE ma questo trend è comune all’intero mondo del bene strumentale”.
“Per un comparto come quello dei macchinari, che più della metà del fatturato lo realizza con l’export, l’attività di internazionalizzazione è fondamentale. Al di là delle iniziative delle singole associazioni su mercati di specifico interesse, FEDERMACCHINE insieme a Confindustria e Sace, in collaborazione con ICE-Agenzia, ha in programma, per la fine di gennaio a Ho Chi Minh City, un evento di presentazione delle peculiarità del comparto a cui interverranno istituzioni in rappresentanza dei due paesi, utilizzatori vietnamiti e italiani con filiali e sedi produttive in Vietnam”.
“Guardando all’Italia -ha aggiunto il presidente di FEDERMACCHINE – è evidente che il dimezzamento dell’aliquota per il credito di imposta 4.0 per gli acquisti di nuovi macchinari, sceso nel 2023 al 20%, ha avuto impatto sulle nostre vendite ed è altrettanto evidente che in questi ultimi mesi dell’anno i clienti abbiano rallentato i loro investimenti in attesa di conoscere quali saranno i provvedimenti a disposizione nel 2024.”
“Sappiamo che le fabbriche italiane stanno aggiornando il proprio parco macchine ma negli stabilimenti produttivi del paese, soprattutto nelle PMI, sono ancora in funzione anche macchinari di 20-30 anni. Dobbiamo poter agevolare la sostituzione delle tecnologie obsolete da parte di tutte le aziende, anche di quelle più piccole, che hanno disponibilità economiche più contenute. Solo così potremo assicurare il miglioramento della competitività del made in Italy”.
“Tutto ciò ci spinge a dire che probabilmente sarebbe utile prevedere una serie di misure strutturali, a partire proprio dal credito di imposta 4.0 per gli investimenti in nuovi macchinari. In questo modo le imprese manifatturiere potrebbero pianificare con più tranquillità, e su periodi più ampi, i loro acquisti in tecnologia di produzione, liberandosi dalle scadenze legate all’annualità della legge di bilancio. D’altra parte, auspichiamo che, a fronte dell’attuale (sostanziale) inerzia di Fed e Bce, i tassi di interesse sul denaro comincino a scendere già a partire dal primo trimestre dell’anno che verrà così da alleggerire gli utilizzatori che intenderanno investire in nuovi macchinari”.
“Attendiamo poi di capire come potranno essere utilizzate le risorse destinate al Piano Transizione 5.0 e finanziate dal fondo Re-power EU: bene l’idea di legare incentivi all’acquisto di nuovi macchinari al tema del green manufacturing e digitalizzazione e di prevedere misure per la formazione. Ma deve essere chiaro, fin dai primi mesi dell’anno nuovo, quali saranno gli effettivi provvedimenti a disposizione delle imprese”.
“Il personale rappresenta per noi la chiave di volta con cui assicurare continuità alla nostra attività di impresa. Per questo misure di incentivo alla formazione sono molto ben accolte dalle imprese che operano nel campo della tecnologia: occorre investire in formazione e aggiornamento dei dipendenti già impiegati in azienda, anche alla luce delle sfide di innovazione, non solo digitale, che ci attendono nel prossimo futuro”.
“E poi – ha concluso Bruno Bettelli – vi è il problema del reperimento di giovani risorse, un tema serio di cui discutiamo sempre più frequentemente. Dai giovani, preparati e motivati, possiamo trarre interessanti spunti per lo sviluppo della nostra attività sia sul piano strategico che su quello dell’innovazione. Il calo demografico insieme l’attrazione esercitata da paesi esteri verso i nostri ragazzi più brillanti può aggravare, già a partire dai prossimi anni, una situazione già complicata”.
“Le organizzazioni come FEDERMACCHINE e le singole associazioni, ciascuna per le proprie specificità, possono fare molto in questo senso sviluppando azioni di promozione del settore presso le università, gli ITS, gli istituti tecnici, nelle aree a maggior concentrazione di imprese del comparto e con iniziative puntuali per avvicinare il mondo dei giovani a questa industria che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy nel mondo”.
Evento di presentazione del Rapporto Ingenium – 25 gennaio 2024, Ho Chi Minh City – Vietnam
E’ confermato l’evento di presentazione del Rapporto “Ingenium – Il potenziale dei beni strumentali italiani nel panorama internazionale” in Vietnam si terrà giovedì 25 gennaio 2024 – ore 14.30 (orario locale) presso il Park Hyatt Saigon Hotel a Ho Chi Minh City – e vedrà la partecipazione del Presidente FEDERMACCHINE tra i relatori.
Di seguito programma e save the date dell’evento.
Attuazione della delega fiscale – imposte sui redditi e fiscalità internazionale
Nel contesto dell’attuazione della legge delega fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”) per la revisione del sistema tributario, Confindustria ha formulato una prima analisi, corredata di commenti, dello schema decreto legislativo riguardante l’attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi (Atto Governo n. 88) e dello schema di decreto legislativo sulla fiscalità internazionale (Atto Governo n. 90).
In allegato i testi completi.
Attuazione della delega fiscale – adempimenti
Nel contesto dell’attuazione della legge delega fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”) per la revisione del sistema tributario, Confindustria ha formulato una prima analisi, corredata di osservazioni dello schema di DLGS su semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari (Atto Governo n. 93), attualmente al vaglio delle Commissioni Finanze e Bilancio di Camera e Senato, per il rilascio del parere.
Il documento è disponibile in allegato.
Rivalutazione TFR – risoluzione n. 68/E/2023
L’acconto dell’imposta sulla rivalutazione del fondo TFR, da versare entro il 16 dicembre di ciascun anno, può essere determinato, anziché ricorrendo al metodo storico, sulla base del calcolo della rivalutazione che presumibilmente sarà accantonata al fondo TFR nell’anno in corso.
Con riferimento alla rivalutazione 2023, il sostituto di imposta potrà, quindi, valutare di procedere a determinare l’acconto sulla base del calcolo della rivalutazione che presumibilmente sarà accantonata al fondo TFR 2023 (e, cioè, tenendo conto dell’incremento indice Istat dei prezzi al consumo per FOi che si presume verrà conseguito a dicembre 2023, in luogo dell’utilizzo dell’incremento storico del medesimo indice registrato a dicembre 2022); ciò eviterà l’emersione di un credito in sede di saldo nel 2024.
Il chiarimento, sollecitato anche da Confindustria, è stato reso noto dall’Agenzia delle Entrate con la pubblicazione, in data odierna, della risoluzione n. 68/E (qui allegata).
Prendi Nota N. 45/2023 – Dichiarazioni doganali in Camerun e investimenti in trasformazione digitale
E’ disponibile il numero 45/2023 dell’editoriale Prendi Nota di Confindustria Assafrica & Mediterraneo.
In questo numero di Prendi Nota:
- Camerun, dal 2024 dichiarazioni doganali online per il trasporto aereo;
- E-Agribusiness, applicazione per digitalizzare la catena del valore agricola del Togo;
- Il Gabon annuncia incontri di formazione tecnica e professionale dal 2024;
- Banca Mondiale investe nelle trasformazione digitale dell’Africa Occidentale;
- Dal 2025 si prevede l’entrata in produzione della miniera di ferro del Camerun.