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lunedì, 28 Aprile 2025

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Associazione Italiana Fornitori Macchine ed Accessori per la Lavorazione del Vetro

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Le novità del Codice di Proprietà Industriale, in particolare la nuova possibilità di disporre/eseguire sequestri in fiera

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l workshop gratuito sarà dedicato alla tutela giudiziale urgente dei diritti di proprietà industriale, con un focus particolare sui presupposti sostanziali e sulle procedure per ottenere misure cautelari, oltre alla loro effettiva attuazione. Saranno approfonditi diversi aspetti di grande attualità legati alle recenti novità normative.
 
Quando:
16/10/2024, 14:30 – 16:30
 
Programma:
  • Misure cautelari e sequestri di prodotti contraffatti
Verrà analizzata l’attuale possibilità di eseguire sequestri cautelari di prodotti contraffatti esposti in Fiera, a seguito dell’abrogazione del divieto precedentemente in vigore, in base alla riforma del Codice di Proprietà Industriale del 2023.
 
  • Aspetti operativi e risvolti pratici
Saranno illustrati gli aspetti operativi delle misure cautelari e i risvolti pratici, con un focus sull’equo bilanciamento tra il diritto di esclusiva e la salvaguardia della reputazione dell’impresa.
 
 
Il workshop si svolgerà sotto forma di dialogo tra:
  • Avv. Elisabetta Berti Arnoaldi (Studio Sena & Partners) – Introduzione ai temi giuridici;
  • Dott. Stefano Vatti (Studio Fumero) – Approfondimento sugli aspetti tecnici con esempi pratici.
 
Q&A finale
 
Entrambi gli esperti saranno disponibili per rispondere alle domande del pubblico, offrendo un’opportunità unica per chiarire dubbi e approfondire i temi trattati.
 

Destinatari: imprese con sede legale e/o operativa iscritte alla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi; aspiranti imprenditori; persone fisiche.

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Prevenzione incendi – Pubblicata una nuova proroga del decreto controlli

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È stato pubblicato il decreto 13 settembre 2024 che reca modifiche al cosiddetto decreto controlli (Decreto 1 settembre 2021, recante criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio), prevedendo che le disposizioni relative alla qualificazione dei tecnici manutentori (art. 4 DM 1/09/2021) entrino in vigore a decorrere dal 25 settembre 2025.

La previsione era già stata modificata negli scorsi anni (vedi nostre news del 30 settembre 22 e del 14 settembre 2023), ma è stato necessario un ulteriore rinvio di un anno per poter permettere la piena realizzazione del decreto rispetto alle procedure che prevedono la qualifica dei manutentori.

Il decreto, allegato, entra in vigore oggi, il giorno dopo della pubblicazione in gazzetta ufficiale (GU n. 219 del 18-9-2024).

Il decreto prevede, inoltre, ulteriori modifiche all’allegato II, inerenti ai requisiti e alle modalità di qualificazione dei manutentori, prevedendo un rinvio ad un apposito decreto direttoriale che definirà i requisiti, secondo modalità semplificate.  Sono, inoltre, state riviste le tariffe, aumentandole, per l’attività di valutazione dei requisiti.

Evidenziamo che negli ultimi mesi Confindustria, sentite le associazioni del sistema interessate, ha sollecitato la proroga ed altre modifiche ed è intervenuta anche con un posizionamento comune, d’accordo con altre Associazioni datoriali,  sul tema dei requisiti e delle modalità di qualificazione. La materia è stata molto dibattuta, in particolare nell’ambito dell’osservatorio sul decreto controlli (istituito con Decreto del capo dei CNVVF n176 del 2 novembre 2021).

Confindustria continuerà a monitorare il tema, chiedendo  che vengano definite ed avviate più presto le attività necessarie affinché le modalità semplificate previste garantiscano una idonea qualifica dei tecnici manutentori e il decreto venga reso operativo al più presto al fine di mettere le aziende in grado di operare correttamente. Ad oggi, infatti, ci risulta ancora in via di definizione il complesso iter, avviato negli scorsi mesi, per la richiesta e lo svolgimento delle prove d’esame.

Recepimento CSRD – pubblicazione Decreto legislativo 125/2024 sulla rendicontazione di sostenibilità

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Facendo seguito alle precedenti comunicazioni sul recepimento della nuova normativa europea sulla rendicontazione societaria di sostenibilità, si evidenzia che nei giorni scorsi si è concluso l’iter .

Il Decreto legislativo 125/2024, che recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD), è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 settembre u.s ed entrerà in vigore il 25 settembre p.v..

In allegato è disponibile il testo del decreto e una nota che riepiloga i nuovi obblighi di reportistica di maggior impatto per le imprese.

Credito imposta ZES – Nuova comunicazione integrativa

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L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 350036 del 9 settembre u.s., ha approvato il modello di comunicazione integrativa di cui all’articolo 1 del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine del 15 novembre 2024 degli investimenti nella ZES unica, con le relative istruzioni e definizione delle modalità di trasmissione telematica.

Il citato modello dovrà essere inviato all’Agenzia delle Entrate, tramite software dedicato, dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024. A seguito della presentazione della comunicazione integrativa è rilasciata, entro cinque giorni, una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. 

Il provvedimento del 9 settembre sostituisce quello precedente dell’11 giugno prevedendo che le comunicazioni integrative previste dal precedente provvedimento e dal DM 17 maggio (comunicazioni da inviare dal 31 luglio 2024 al 17 gennaio 2025 e dal 3 febbraio 2025 al 14 marzo 2025) non potranno più essere presentate essendo integralmente sostituite da quelle inviate a partire dal 18 novembre 2024.

Si ricorda che, a seguito della ricezione delle comunicazioni, l’Agenzia delle Entrate provvederà a rideterminare la percentuale di credito spettante che sarà resa nota tramite provvedimento direttoriale da emanare entro il 12 dicembre 2024.

Di seguito il link al provvedimento e al modello con le relative istruzioni:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/provvedimento-del-9-settembre-2024

Assemblea Confindustria 2024 – Servono scelte coraggiose. Competitività, produttività e comunità, le tre direttrici

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Un’Europa che deve “cambiare marcia” e l’Italia che deve realizzare “nuove scelte coraggiose”. Così Emanuele Orsini dal palco durante la sua prima relazione all’Assemblea pubblica di Confindustria, ha tracciato difficoltà e prospettive dell’industria e del Paese, di fronte alle transizioni energetica, ambientale e digitale, in uno scenario incerto, indicando tre direttrici: “Competitività, produttività e comunità”.

La manovra di bilancio è alle porte e occorrono misure che possano aumentare la competitività e la produttività delle imprese: il taglio al cuneo fiscale “va reso permanente”; il piano casa, cioè un progetto straordinario di edilizia per i lavoratori neoassunti, per sopperire alla mancanza di occupati; l’energia, rilanciando il nucleare di ultima generazione; riforme e investimenti per guardare oltre il Pnrr.

Ma il raggio d’azione dovrà essere ancora più ampio: “Oggi più che mai serve una solida politica industriale”, ha detto il Presidente Orsini. Da realizzare secondo le tre direttrici della competitività, della produttività e della comunità. Il leader degli industriali ha indicato una rotta che ha trovato un’unità d’intenti nel governo, emersa dall’intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a partire dall’aumento della produttività. È il momento congiunturale, con la produzione industriale “che da diciotto mesi ha un segno negativo”, ha detto Orsini, che rende necessaria una “responsabilità collettiva” di tutti i soggetti sociali e politici del paese. “La tutela dell’industria, della manifattura, della coesione sociale devono andare di pari passo. Confindustria, le imprese, sono pronti a fare la propria parte, pronti al dialogo. Con il governo e con il sindacato”, ha sottolineato Orsini parlando davanti ad un’ampia platea di imprenditori e autorità riunita, per l’Assemblea annuale di Confindustria, al Parco della Musica.

Meloni ha applaudito convinta, insieme agli imprenditori, quando Orsini ha affermato che “c’è un’Italia che manda avanti l’Italia superando ostacoli di ogni tipo, e c’è un’Italia che frappone ostacoli, che si nasconde dietro la burocrazia e che evita le responsabilità”. Una sintonia con il governo emersa nelle parole di Orsini, con il dialogo avviato su alcune misure, come il piano casa, il nucleare, il contrasto ai target europei del Green Deal, e confermata dalla Premier Meloni che ha deciso di intervenire. Un segnale di attenzione che il Presidente di Confindustria ha sottolineato, ringraziandola: “Apprezziamo molto questa sua sensibilità”. E da Meloni, Orsini ha avuto un pubblico riconoscimento al ruolo dell’industria in quanto motore di ricchezza e la condivisione dei temi in agenda. Un’ “azione comune” va realizzata con il sindacato, che ha raccolto l’invito ad entrare nel merito delle questioni: “abbiamo tanto da fare insieme, siamo pronti ad avviare un confronto”. Sulla sicurezza, Orsini ha rilanciato l’importanza della prevenzione, proponendo un tavolo permanente e un patto per la sicurezza nei cantieri. “La nostra responsabilità sociale verso il lavoro, verso la sua dignità e verso la salute delle persone, – ha sottolineato il leader degli industriali – ci impone di proporre soluzioni efficaci. Non dobbiamo dimenticare che parliamo dei nostri collaboratori, patrimonio inestimabile delle nostre imprese”. Sempre a proposito di lavoro, c’è il nodo delle retribuzioni: Confindustria nei contratti prevede cifre maggiori del salario minimo per legge di cui si parla. Noi difendiamo il principio che il salario, in tutte le sue componenti, si stabilisca nei contratti, nazionali e aziendali, trattando con il sindacato. Al sindacato diciamo che è tempo di un’azione comune per contrastare i troppi contratti siglati da soggetti di inadeguata rappresentanza. È tempo di unire le forze per indicare una via diversa ai troppi settori in cui convivono salari incongrui e irregolarità fiscali e contributive. Allo stesso modo dobbiamo accrescere la produttività. Si tratta di una parola che suona quasi divisiva, invece deve essere intesa come sinonimo di ricchezza del Paese: poiché un suo aumento porta a una crescita del PIL, ovvero ad un miglioramento del tenore di vita, con un vantaggio per tutti.

A breve scadenza ci sono la Manovra economica e il Piano strutturale di Bilancio: “Diamo atto al governo di voler tenere la barra dritta sui conti pubblici e lo ringraziamo”, ha detto Orsini. Occorrono le riforme e vanno varati incentivi agli investimenti, per proseguire dopo il 2026 la spinta di Industria 5.0, andando oltre il Pnrr, altrimenti “rischiamo lo stallo o addirittura un passo indietro”. Bisogna dare continuità agli investimenti nel Mezzogiorno. Bene la Zes unica “ma siamo preoccupati per il rischio spacchettamento delle competenze del Dipartimento per il Sud”, bene il Ponte sullo Stretto, se legato ad un sistema ferroviario e stradale. Le risorse? Un piano di risparmio graduale sugli oltre 1.200 miliardi di spesa pubblica. Ciò consentirebbe di proseguire con il rientro del bilancio e finanziare misure per la crescita in modo strutturale. Attraverso interventi come un’aliquota premiale sull’Ires per gli utili reinvestiti, l’abolizione dell’Irap per le società di capitali, il ripristino dell’Ace.

“Non ci limitiamo a chiedere”, ha evidenziato Orsini: “le imprese sono pronte a rivedere le fiscal expenditures e a breve verranno presentate al governo riforme a costo zero”. Con le imprese pronte a fare la propria parte, “in un confronto leale e con regole certe”.

Le priorità degli industriali:

AIUTO Al NEOASSUNTI

Piano Straordinario dell’Edilizia contro la scarsità di abitazioni a un costo sostenibile per i lavoratori neoassunti. Confindustria ha proposto (con il consenso del Governo) un tavolo congiunto con Ance, Anci, assicurazioni, banche, Cdp, fondi immobiliari e fondi pensione: l’obiettivo è studiare formule di garanzie finanziarie in modo da consentire a “fondi pazienti” di attuare i progetti garantendo un canone sostenibile.

CUNEO FISCALE

Il taglio va reso permanente. La crescita del 3,1% della massa retributiva in Italia tra gennaio-giugno 2024 è un segnale importante del recupero del potere di acquisto. L’incremento retributivo è avvenuto anche per gli aumenti dei contratti firmati da Confindustria. Quindi, il taglio del cuneo fiscale va reso permanente, poiché se le retribuzioni sono al di sotto della media europea il costo del lavoro è più elevato.

AZIONI COMUNI CON IL SINDACATO

Con i sindacati abbiamo tanto da fare insieme, e noi siamo pronti ad avviare un confronto in prima battuta sugli infortuni sul lavoro. E’ una questione su cui ci siamo ripromessi da subito di fare tutto quello che è in nostro potere per contenerla, ridurla, abbatterla. Dobbiamo agire sulla prevenzione e istituire un tavolo permanente di monitoraggio e di verifica delle normative di sicurezza. Poi c’è il nodo delle retribuzioni. Noi difendiamo il principio che il salario, in tutte le sue componenti, si stabilisca nei contratti, nazionali e aziendali, trattando con il sindacato: dobbiamo contrastare i contratti siglati da soggetti di inadeguata rappresentanza. Contestualmente dobbiamo accrescere la produttività.

TAGLI DI SPESA E MISURE PER CRESCERE

Un intervento graduale di risparmio sugli oltre 1.200 miliardi della spesa pubblica consentirebbe di non compromettere gli obiettivi di rientro del bilancio e allo stesso tempo di finanziare le misure a favore della crescita. Tra queste l’introduzione dell’aliquota premiale sull’Ires per gli utili reinvestiti, l’abolizione dell’Irap per le società di capitali e il ripristino dell’Ace.

SVOLTA SULL’ENERGIA

Il ritorno al nucleare è una scelta strategica per non continuare a pagare l’energia fino al 40% in più della media europea e rifornirci a prezzi crescenti dalle vecchie centrali francesi. Va spiegato all’opinione pubblica che i piccoli reattori modulari sono molto più sicuri e meno invasivi sui territori rispetto alle grandi centrali di vecchia generazione. “L’indipendenza energetica è questione di sicurezza nazionale. Non possiamo perdere altro tempo. E serve un mercato unico dellenergia”.

EUROPA

“Le sfide da affrontare per l’Europa a 27 sono ciclopiche e la decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle”. Serve coniugare gli obiettivi ambientali con la tutela e lo sviluppo dell’industria. “Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio il sistema industriale”.  Lo stop al motore endotermico al 2035 va subito spostato in avanti senza aspettare il 2026. L’industria è attenta all’ambiente: il settore del packaging ha raggiunto in anticipo i target ambientali fissati dalla Commissione, la ceramica ha investito oltre 2 miliardi in innovazione tecnologica. Le politiche ambientali ed energetiche dell’Europa vanno riviste. Anche la discilpina ETS non ha funzionato ed è condizionata dalla speculazione finanziaria. 

SCELTE PER IL FUTURO

Natalità, immigrati e giovani. Nel Piano strutturale di bilancio devono trovare spazio misure sull’emergenza demografica per il sostegno alla natalità e interventi per flussi migratori regolari al fine di colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Vanno riportati a casa i giovani che hanno maturato esperienze significative, per evitare di disperdere un know-how fondamentale.

In allegato la Relazione del Presidente Emanuele Orsini

Congiuntura Flash settembre 2024 – Italia: nel 3° trimestre minore spinta dai servizi, meno debole l’industria, ancora male l’export

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Cresce il PIL. Dopo il +0,2% registrato dal PIL italiano nel 2° trimestre 2024 (+0,3% nel 1°), con l’export
che perde quota, le indicazioni per il 3° sono di minore crescita nei servizi e di un’attenuazione nel calo
dell’industria. L’inflazione rallenta nell’Eurozona e finalmente famiglie e imprese saranno aiutate dal
taglio dei tassi, che stimola consumi e investimenti. Risale però il prezzo del gas in Europa.

Memoria di Confindustria sul DL Omnibus

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Il provvedimento, che ha una portata particolarmente ampia, interviene sul tema del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica, prevedendone, in linea con le istanze di Confindustria, il raddoppio delle risorse a disposizione per un importo pari a 1,6 miliardi di euro.

Il testo reca inoltre ulteriori misure, tra le quali:

  • misure fiscali e di proroga di alcuni termini di versamenti e adempimenti tributari;
  • misure a favore degli investimenti;
  • misure per l’utilizzo delle risorse da parte dell’organo commissariale di ILVA.

Confindustria auspica che conversione in legge possa rappresentare l’occasione per rafforzare la portata del decreto-legge, integrandone i contenuti con alcuni interventi urgenti, fra i quali:

  • l’esclusione esplicita dall’obbligo assicurativo per la RC Auto di alcune categorie di veicoli, quali muletti, carrelli elevatori, mezzi fermi nelle autorimesse e destinati al noleggio o alla vendita, nonché quelli non autorizzati alla circolazione su strada pubblica;
  • un intervento in materia di autorizzazione alla circolazione di prova dei veicoli, al fine di superare alcune criticità determinate dalle recenti modifiche normative apportate in materia che limitano, in modo significativo, il rilascio delle autorizzazioni, con conseguenti effetti sia sui livelli occupazionali che sui terminal portuali e l’intera filiera merceologica portuale delle auto nuove;
  • il differimento dell’entrata in operatività della disciplina della patente a crediti, il cui quadro normativo non appare ancora pienamente definito.

Hydrogen: opportunities for Italian companies in Latin America. Focus on Chil

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Confindustria, in collaborazione con ANIE, ANIMA, Elettricità Futura, OICE e PROXIGAS ha organizzato un incontro in presenza dal titolo “Hydrogen: opportunities for Italian companies in Latin America. Focus on Chile”.

L’evento si inserisce nell’ambito delle attività volte a promuovere l’utilizzo dei finanziamenti multilaterali per i progetti di sviluppo in America Latina e di cui IDB-Inter American Development Bank ne rappresenta la principale fonte.

L’incontro, che avrà luogo il 23 settembre p.v. (ore 15.30 – 17.30, in Confindustria), è volto ad offrire ai partecipanti una visione sull’importanza dello sviluppo del settore dell’idrogeno e ad illustrare le opportunità di business in Cile, oltre a costituire una utile occasione di networking tra le aziende italiane partecipanti e i rappresentanti di IDB ed InvestChile, disponibili anche per incontri individuali (tramite prenotazione nel form di registrazione) a valle dell’evento.

Si invitano le Associazioni a dare massima diffusione dell’incontro tra le imprese associate interessate, chiedendo, a chi volesse partecipare, di registrarsi attraverso il seguente link entro il 20 settembrehttps://forms.office.com/e/taKe6gCtZi

In allegato, la concept note ed il programma preliminare dell’incontro.

Rapporto di Mario Draghi – The Future of European Competitiveness

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E’ disponibile il Rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell’Unione europea presentato ieri 9 settembre.

ADB: Seminario sulle opportunità di business nei Paesi del Pacifico – Settore Idrico e sviluppo urbano

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 il 29 ottobre 2024 dalle 16:00 alle 18:00 la Banca Asiatica di Sviluppo (ADB) terrà un seminario virtuale sulle opportunità di business per il settore idrico e di sviluppo urbano nei Paesi del Pacifico. Il seminario è rivolto sia a rappresentanti delle Associazioni che delle imprese.

Durante il webinar, i partecipanti avranno la possibilità di: i) incontrare virtualmente gli specialisti del settore e degli appalti ADB; ii) ascoltare presentazioni su come qualificarsi per i contratti finanziati da ADB; iii)scoprire quali opportunità commerciali sono disponibili e dove.

Ci si può registrare al seguente link: https://adb-org.zoom.us/meeting/register/tJwpdequpz0iG9M9GP1jIQ7EtTIKEzJZjMx9#/registration

In allegato il programma