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lunedì, 28 Aprile 2025

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Associazione Italiana Fornitori Macchine ed Accessori per la Lavorazione del Vetro

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Aggiornamento 31/01 – Emergenza Coronavirus: restrizioni agli ingressi

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Segnaliamo agli Associati l’ultimo aggiornamento al 31/01 sulle restrizioni alla mobilità in ingresso e in uscita dall’Italia.

Di seguito le Schede relative all’Italia e ai Paesi UE ed extra UE elaborate dallo Studio Arletti & Partners e FEDERMACCHINE.

BAVELLONI SPA – GMM: FIRMATO L’ACCORDO

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In data 31.01.2022 è stato firmato l’accordo tra GMM, azienda controllata dal fondo di private equity di Consilium SGR, e Bavelloni SpA, mediante il quale GMM acquisisce il 52% delle quote di Bavelloni SpA. In questo modo, le due aziende danno vita a uno dei maggiori gruppi al mondo nella lavorazione dei materiali lapidei e del vetro, superando i 100 milioni di fatturato.

GMM è un’azienda multinazionale con sede a Gravellona Toce (VB), leader nei macchinari per il taglio, la fresatura e lucidatura dei materiali lapidei.

Fondata nell’anno 1993, GMM nasce dall’idea imprenditoriale di tre ingegneri e avvia la sua attività progettando e costruendo frese a ponte per l’industria dei lapidei. GMM continua la sua evoluzione sino a diventare leader mondiale nella produzione di frese tradizionali e a controllo numerico, producendo successivamente impianti per la lucidatura piana e verticale (lucidacoste) grazie all’acquisizione di Cemar (2009), allora azienda di riferimento nel settore, e integrando poi la propria gamma prodotti attraverso l’acquisizione dell’australiana Techni Waterjet, specializzata in macchine per il taglio ad acqua con una tecnologia innovativa brevettata nei settori del metallo, dei compositi, della pietra e del vetro.

Negli ultimi 5 anni, ha attuato un importante progetto di crescita essendo passata, a livello consolidato, da 36 mln a 70 mln di euro nel 2021, di cui 85% all’estero. La crescita è stata realizzata sia in modo organico, che per linee esterne, con l’acquisizione nel 2018 di Techni Waterjet (TWJ).

GMM e Bavelloni daranno vita a un Gruppo industriale da oltre 100 milioni di fatturato e circa 10 milioni di EBITDA, con 400 dipendenti, 6 stabilimenti produttivi e 8 filiali dirette a fortissima vocazione internazionale. Il Gruppo integrerà le rispettive tecnologie in una produzione annua di oltre 800 macchine, che si articolerà nelle 3 principali business units dello Stone con il marchio GMM, del Glass con il marchio Bavelloni e dei Fabrication Materials con il marchio Techni Waterjet.

Per Bavelloni SpA, l’operazione rappresenta un’occasione unica per proseguire il piano strategico di sviluppo iniziato nel 2015, che ha permesso all’azienda di crescere del 75% a livello di fatturato consolidato, di espandere la rete commerciale tramite 3 filiali di proprietà all’estero e di integrare il business degli utensili nella propria gamma prodotto.

La partnership con GMM apre, infatti, una nuova opportunità per Bavelloni di sviluppare il settore della pietra, sia per quanto riguarda il segmento delle macchine che quello degli utensili. D’altro canto, la gamma prodotto delle due aziende è assolutamente complementare e senza sovrapposizione alcuna, il che permetterà a entrambe di continuare ad ampliare tutte le famiglie prodotto.

L’affinità tra le due aziende, specializzate in progettazione e costruzione di macchine utensili per molti versi simili, consentirà a entrambe di godere di vantaggi progettuali, costruttivi e di consolidare importanti sinergie dal punto di vista del know-how, degli acquisti dei componenti e dei processi produttivi.

I soci di Bavelloni SpA, attualmente costituenti il Consiglio di Amministrazione dell’azienda, Federico Bassi, Roberto Califano e Sergio Valsecchi, mantengono il 48% delle quote di Bavelloni e continueranno ad amministrare l’azienda in continuità con quanto fatto fino ad oggi.

GMM è stata assistita da Lincoln International come advisor dell’operazione, dallo studio Ughi e Nunziante per gli aspetti contrattuali, da KPMG per la due diligence contabile e da Russo De Rosa & Associati per quella fiscale e legale.

Gli azionisti di Bavelloni sono stati assistiti dallo Studio Advant Nctm.

LE RETI D’IMPRESA MODELLO STRATEGICO PER INTERCETTARE LE OPPORTUNITA’ DEL PNRR

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I risultati del 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’impresa: in crescita del 13,3% con imprese di ogni dimensione (anche grandi e startup) perché favoriscono relazioni, performance di mercato e acquisizione di tecnologie e competenze digitali.

Roma, 20 gennaio 2022 – Le reti si confermano determinanti per fronteggiare la pandemia e accompagnare la ripresa economica, favorendo le performance delle singole imprese che insieme migliorano la trasformazione tecnologica, il rafforzamento delle relazioni, l’acquisizione di nuove competenze. Questa è la fotografia fornita dal 3° Rapporto dell’Osservatorio nazionale sulle reti d’impresa, a cui partecipano InfoCamereRetImpresa e il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Il fenomeno delle reti ha fatto registrare una crescita costante anche nell’ultimo anno. Nel 2021 i contratti di rete sono infatti aumentati del 13,3% (+885 nuovi contratti rispetto al 2020) e le imprese in rete del 10% (+3.849 rispetto al 2020); si confermano prevalenti le ‘reti contratto’ (85%). In totale, al 31 dicembre 2021 si contano 42.232 imprese in rete per un totale di 7.541 contratti di rete.

Le imprese più coinvolte nei contratti di rete appartengono a tre settori: agroalimentare (22%), commercio (14%) e costruzioni (12%) e hanno sede nel Lazio (24,3%) seguito da Lombardia (10,5%) e Veneto (7,8%).

L’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa, sulla base della Survey condotta tra giugno e luglio 2021 su un campione di 241 reti, evidenzia come le reti più performanti, efficaci, coese e resistenti alla pandemia sono dotate di risorse e competenze complementari – soprattutto intangibili – sono simili come mercato di riferimento e considerano importanti le tecnologie legate ai dati e all’automazione, soprattutto nel Made in Italy. Specifici focus riguardano la digitalizzazione, il ruolo delle startup e delle grandi imprese in rete e la filiera delle scienze della vita.

Con riferimento agli obiettivi, le reti intervistate mostrano una maggiore propensione rispetto al passato per l’aumento del potere contrattuale, la riduzione dei costi di produzione, la formazione e la partecipazione a bandi e appalti. Resistono, seppure con meno forza, i temi dell’innovazione, dell’internalizzazione e del marketing in rete, anche per effetto del proseguire della crisi pandemica.

Infine, dal Rapporto emerge la tendenza delle imprese in rete a confermare nel tempo l’utilizzo di questo modello, che ben si adatta alla struttura industriale italiana e alle sue esigenze, anziché optare per diverse e più tradizionali forme di aggregazione.

È intervenuto all’evento di presentazione del 3° Rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’impresa il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Tiziana Nisini che ha annunciato: “Le reti d’impresa rappresentano un innovativo modello di organizzazione del lavoro e possono contribuire a rafforzare le competenze e i livelli di specializzazione all’interno delle filiere. È evidente che parlare di rete significa parlare di gruppo, vuol dire unire competenze per creare sinergia, vuol dire proporre soluzioni di elevata qualità e professionalità, anche per favorire il mantenimento dei livelli di occupazione e sostenere politiche attive del lavoro e ricambio generazionale”. Durante il suo intervento il Sottosegretario al Lavoro ha ufficializzato che il decreto sulla codatorialità per i contratti di rete è stato registrato dalla Corte dei Conti e le procedure di attivazione per le aziende che ne faranno richiesta saranno pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro nei prossimi giorni.  “Il lavoro è stato portato avanti in collaborazione tra il Ministero del Lavoro, l’INPS, l’INAIL e per le competenze in materia di vigilanza dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro”, ha ricorda Tiziana Nisini.

“Il contratto di rete potrà assumere un ruolo ancor più decisivo nel nostro sistema produttivo anche grazie all’attuazione della codatorialità, annunciata oggi dal Sottosegretario Nisini – ha commentato Fabrizio Landi, Presidente di RetImpresa. L’Osservatorio 2021 conferma come lo strumento della rete sia utilizzato non solo per affrontare il perdurare della crisi, ma anche per far evolvere alcune componenti strutturali come digitalizzazione e trasformazione tecnologica, relazioni interne ed esterne, organizzazione del lavoro, nuove competenze, valorizzazione e crescita del capitale umano. Inoltre, tra le novità del Rapporto 2021 – ha proseguito – emerge il ruolo delle reti come “incubatore virtuale” che permette alle startup di crescere mettendo a disposizione delle imprese più tradizionali le proprie competenze tecniche, know how, innovazione e creatività. Tutti questi indicatori – ha concluso il Presidente di RetImpresa – ci spingono a continuare a lavorare con le Istituzioni per promuovere e sostenere modelli di partenariato efficienti e qualificati in grado di intercettare le opportunità di sviluppo e, in particolare quelle del PNRR, e di rendere più competitivo il sistema imprenditoriale italiano.”

“L’analisi delle filiere che emerge dall’Osservatorio sulle reti d’impresa – ha detto il Direttore Generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi – consente di cogliere aspetti di grande interesse per sostenere l’evoluzione del tessuto imprenditoriale del Paese in questa fase di ripresa. Una lettura più consapevole, attenta e puntuale dei dati del Registro delle Imprese sui fenomeni più dinamici della nostra economia, come quello delle reti, è condizione indispensabile anche per sfruttare al meglio le risorse del Pnrr, attuando quel principio di accountability che ci viene chiesto dall’Europa per rendicontare i risultati dei progetti e promuovere il riuso delle best practice”.

Anna Cabigiosu, docente dell’Università Ca’ Foscari Venezia e responsabile scientifica del Rapporto ha affermato: “Nel complesso i dati dell’Osservatorio 2021 rafforzano il ruolo del contratto di rete nel nostro territorio: il contratto di rete è uno strumento unico, agile e snello, che permette ad imprese grandi e piccole di fronteggiare ambienti turbolenti e complessi condividendo risorse complementari e una stessa visione strategica. Reti performanti sono costituite da partner con risorse complementari, soprattutto intangibili, ma simili come mercato di riferimento di cui condividono una buona conoscenza e comprensione. La rete permette ai singoli partner di sviluppare nuove competenze e se queste sono complementari la rete è più efficace, ma la rete permette solo in parte ai singoli di imparare a svolgere internamente e in autonomia alcune attivitàÌ precedentemente svolte solo in rete. La rete resta dunque il luogo dove condividere e mettere a sistema risorse e competenze, e le imprese che hanno fatto esperienza di rete sono propense a continuare la loro collaborazione usando ancora una volta l’istituto giuridico della rete e non altre forme di aggregazione. Il contratto di rete sembra quindi aver colto le esigenze delle imprese italiane che cercano forme di collaborazione efficaci ma allo stesso tempo leggere e in grado di salvaguardare la loro individualità. L’Osservatorio 2021 enfatizza inoltre il ruolo della rete come veicolo di acquisizione di tecnologie e competenze digitali, rimarca il ruolo della grande impresa anche in rete e il ruolo della rete come “incubatore” delle nostre startup”.

News dall’Etiopia e scenari commerciali di interesse

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L’anno appena iniziato sarà caratterizzato da uno slancio di ripresa per alcune economie e da aspetti ancora critici che bisognerà monitorare per altre.

Diamo quindi uno sguardo ad alcuni scenari previsti dal commercio intra-africano di cui beneficeranno i settori dell’industria, dell’energia, dell’estrazione mineraria ma anche il settore sanitario e dell’istruzione giocheranno un ruolo primario.

L’Ambasciata d’Italia in Etiopia ci mostra lo scenario di un Paese che, sebbene stia attraversando un periodo complesso, continua a rappresentare un partner economico promettente per l’Italia.

Webinar su come evitare errori nella dichiarazione dei costi del personale nelle sovvenzioni di Horizon 2020, 16 febbraio 2022

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La Commissione europea organizza un nuovo webinar sulle regole per la rendicontazione dei costi nelle sovvenzioni di Horizon 2020.

Il webinar si terrà 16 febbraio 2022, dalle 10:00 alle 12:00.

Gli errori finanziari, se rilevati negli audit ex-post, potrebbero permettere il recupero dei fondi. La dichiarazione dei costi del personale è particolarmente incline agli errori. Il webinar ha lo scopo di esaminare gli errori più comuni relativi ai costi e di spiegare come evitarli.

Il webinar prevede una sessione di Q&A.

Non è richiesta alcuna pre-registrazione per partecipare all’evento.

Tutte le informazioni necessarie per la partecipazione sono disponibili nella pagina dell’evento. 

Congiuntura Flash CSC – “Il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana, gli elevati contagi frenano i consumi di servizi”

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E’ disponibile la Congiuntura Flash del Centro Studi Confindustria dal titolo “Il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana, gli elevati contagi frenano i consumi di servizi”.

La risalita del PIL italiano a inizio 2022 è a forte rischio e il balzo dell’inflazione sarà transitorio solo se si raffredderà l’energia. Il rincaro dell’energia colpisce l’industria italiana, la cui produzione è attesa in flessione, e gli elevati contagi frenano i consumi di servizi, che vanno di nuovo giù. Per gli investimenti le attese delle imprese sono diventate pessimiste, mentre il credito resta stabile e l’occupazione in recupero fino a novembre. Export italiano tra luci e ombre: nell’Eurozona si diffondono sfiducia e timore, prosegue la frenata negli USA, gli emergenti vanno avanti piano.

Africa Business Forum, 14-18 febbraio 2022

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Si informano i Soci che dal 14 al 18 febbraio si terrà la settima edizione dell’EU – Africa Business Forum (EABF22), co – organizzato dalla Commissione Europea e dalla Commissione dell’Unione Africana.

L’evento si terrà in formato ibrido e vedrà la partecipazione dei principali esponenti delle istituzioni europee ed africane assieme ai rappresentanti della società civile e del mondo industriale, che si confronteranno su tematiche strategiche a supporto della cooperazione economica e del rafforzamento dei partenariati economici.

Per seguire gli eventi online è necessario iscriversi a questo link.

WEBINAR “Africa 2022 – Prospettive politiche ed economiche”, 1 febbraio 2022

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Informiamo le Aziende associate che il 1° febbraio, per il ciclo di incontri Africa 2022, si terrà il webinar “Africa 2022 – Prospettive politiche ed economiche”.

Il webinar, organizzato da Confindustria Assafrica & Mediterraneo in collaborazione con Africa e Affari/InfoAfrica ed Assolombarda, si svolgerà il 1° febbraio a partire dalle 10.00.

Sono previsti, tra gli altri, interventi della Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, del Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco, della Vice Presidente all’internazionalizzazione di Assolombarda Veronica Squinzi, e del Direttore Generale Paesi Africa sub-sahariana del MAECI, Giuseppe Mistretta.

I Soci interessati a partecipare, potranno iscriversi atramite l’apposito link.

ENERGIA, CONFINDUSTRIA A GIORGETTI: SERVONO INTERVENTI URGENTI. NON SI PUO’ PIU’ RIMANDARE

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Presentate le proposte delle imprese manifatturiere.

Roma, 19 gennaio 2022 – Il delegato di Confindustria per l’Energia, Aurelia Regina, e il Direttore Generale, Francesca Mariotti, sono intervenuti oggi al tavolo convocato dal Mise sull’emergenza dei prezzi dell’energia. Confindustria ha sottolineato che la situazione è drammatica e richiede interventi urgenti e strutturali di politica industriale. Non è possibile rinviare le decisioni, serve un atto di coraggio per superare la logica degli interventi spot. Serve agire in fretta come hanno già fatto i governi di Francia e Germania.

L’impatto dei maggiori costi energetici a cui stiamo assistendo si sta abbattendo sulle imprese industriali. Per questi settori, che al momento stanno responsabilmente assorbendo tutti i costi, il caro-energia si traduce in una forte erosione dei margini operativi e potrebbe comportare decisioni di chiusura produttiva. Questa drammatica evoluzione dello scenario energetico implica, per la manifattura italiana, un fortissimo incremento di costi per la fornitura di energia, che passano dagli 8 miliardi circa nel 2019 a oltre 21 nel 2021 e a oltre 37 nel 2022. Si tratta di un incremento del costo complessivo del +368% nel 2021 e di oltre 5 volte rispetto ai costi sostenuti nel 2020.

Confindustria ha presentato alcune proposte congiunturali concrete da attuare subito e da condividere necessariamente in un tavolo interministeriale presso Palazzo Chigi. Queste proposte sono condivise da tutte le Associazioni di Confindustria presenti al tavolo, che rappresentano 140 mila imprese, il 10% del Pil italiano ( Assistal, Confindustria Ceramica, Federbeton, Assocarta, Assovetro, Assofond, Federacciai, Assomet, Federchimica, Interconnector Energy Italia, Federalimentare, FederlegnoArredo, Anima, Anfia, Confindustria Energia).

Tra le misure segnalate, riteniamo della massima urgenza le seguenti: la cessione della produzione nazionale di gas ai settori industriali per 10 anni con anticipazione dei benefici finanziari per l’anno 2022; l’ estensione dell’abbattimento degli oneri parafiscali per gli impegni di potenza superiori ai 16,5 KW nel settore elettrico, la rimodulazione delle aliquote di agevolazione per le componenti parafiscali della bolletta elettrica nei limiti previsti dalla normativa Europea (art. 39 elettrico ex Com 200/2014/UE) e intervenire da subito attraverso indirizzi specifici al GSE per la cessione di energia rinnovabile elettrica “consegnata al GSE per un quantitativo di circa 25TWh e trasferita ai settori industriali a rischio chiusura ad un prezzo di 50 €/Mwh.

Entrando nel merito delle diverse proposte, per quanto riguarda il settore del gas è necessario:
l’incremento della produzione nazionale di circa 3 miliardi di mc/anno; la seconda linea di intervento congiunturale consiste in un aumento della remunerazione del servizio di interrompibilità tecnica dei consumi di gas prestato dai soggetti industriali; la terza linea di intervento richiede un’azione sulla fiscalità e la parafiscalità.

Per quanto concerne il settore elettrico occorre:
prevedere l’estensione del perimetro dei beneficiari della riduzione degli oneri di sistema per impegni superiori ai 16,5 KW di potenza; un incremento per i settori “energivori” delle aliquote di riduzione delle componenti parafiscali della bolletta elettrica e, infine, la salvaguardia e il rafforzamento della remunerazione dell’istituto del servizio di interrompibilità per la sicurezza del sistema elettrico.

Confindustria valuta positivamente la convocazione del tavolo e l’impegno assunto dal Ministro Giorgetti e auspica al più presto l’istituzione di una task force coordinata da Palazzo Chigi, che passi immediatamente all’attuazione delle misure.

WEBINAR “Ghana, esempio virtuoso anche nella ripresa?”, 27 gennaio 2022

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Informiamo le Aziende associate che il 27 gennaio si terrà il primo incontro del Ciclo Africa 2022, organizzato da Assolombarda in collaborazione con ISPI e con il supporto di Confindustria Assafrica & Mediterraneo.

Il webinar “Ghana, esempio virtuoso anche nella ripresa?” si terrà dalle 9.30 alle 11.00 e mira ad illustrare il livello di sviluppo economico ed industriale del paese, con l’obiettivo di favorire le collaborazioni con le imprese italiane e di presentare  alcuni imprenditori ghanesi che si racconteranno.

Durante il webinar sono previsti gli interventi di ISPI ed Africa e Affari, che daranno un quadro del paese nel contesto geopolitico dell’Africa occidentale e di Sace, che ha un programma per il supporto di progetti delle PMI italiane nel paese.

Per Confindustria Assafrica & Mediterraneo interverrà il Dott. Valerio Pellanda di Friostar, che illustrerà la Sua esperienza in Ghana.

I Soci interessati ad iscriversi al webinar, potranno inviare una mail di conferma a: a.giordano@assafrica.it entro martedi 25 gennaio.

Il link per seguire l’iniziativa verrà inviato il giorno prima dell’evento a coloro che si saranno registrati.