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sabato, 7 Giugno 2025

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Associazione Italiana Fornitori Macchine ed Accessori per la Lavorazione del Vetro

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Nuove misure UE per l’innovazione in materia di IA a sostegno delle start-up e delle PMI

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Informiamo che il 24 gennaio la Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure per sostenere le start-up e le PMI europee nello sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile e conforme ai valori e alle norme dell’UE.

Queste misure fanno seguito all’accordo politico raggiunto nel dicembre 2023 sull’Artificial Intelligence Act, alla cui stesura abbiamo attivamente contribuito come Sistema Associativo.

Nello specifico, il nuovo pacchetto si compone di tre documenti principali:

  • La Decisione di istituire l’AI Office in seno alla Commissione, che garantirà lo sviluppo e il coordinamento della politica in materia di IA a livello europeo, nonché supervisionerà l’attuazione e l’applicazione della futura legge sull’IA.
  • La Comunicazione on boosting startups and innovation in trustworthy artificial intelligence.

In allegato una nota riassuntiva del pacchetto predisposta dal collega Paolo Silvestri della Delegazione di Bruxelles.

Oltre alle pubblicazioni su elencate e riportate in allegato, sono stati presentati i seguenti documenti:

  • Il secondo Staff Working Document  (SWD) on Common European Data Spaces. Questo documento fornisce una panoramica sullo stato attuale degli spazi dati comuni europei, un aggiornamento sul quadro legislativo dell’UE per gli spazi dati e presenta lo stato di avanzamento delle azioni di sostegno dell’UE relative allo spazio dei dati, comprese le sector- and domain-specific initiatives, il Data Spaces Support Centre (DSSC) e lo smart open-source middleware (Simpl), nonché l’European Digital Infrastructure Consortia (EDICs) e il lavoro in corso su standard e interoperabilità.

Audizione Commercio Internazionale

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Confindustria è stata audita alla Camera dei Deputati dal Comitato permanente sul commercio internazionale della Commissione Affari Esteri e Comunitari nell’ambito di un’indagine conoscitiva sulle dinamiche del commercio internazionale e l’interesse nazionale.

Nel documento in calce è disponibile un focus sulle sfide poste dalla crisi della governance multilaterale del commercio e degli investimenti.

Misure di contrasto alla diffusione del covid – Aggiornamento.

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Con alcuni provvedimenti di fine anno, il Governo ha modulato diverse misure anti-Covid, tenuto conto dell’andamento dell’epidemia e di fatti rilevanti occorsi in ambito internazionale (in particolare, Cina).

Rilevano, in particolare:

Gli interventi in atto per la gestione della circolare del covid nella stagione invernale 2022-2023

Con le circolari n. 51786 del 29 dicembre 2022 e n. 1 del 1° gennaio 2023, il Ministero della salute rappresenta il quadro attuale nel quale si colloca il sistema degli interventi contro la diffusione del covid.

Il Ministero evidenzia, innanzitutto, che, nonostante il trend dei contagi sia in diminuzione, il recente incremento della circolazione dei casi di COVID-19 nella Repubblica Popolare Cinese rende incerta la dinamica globale e dunque anche nazionale, in relazione alla possibile emergenza e diffusione di nuove varianti e merita la dovuta attenzione.

Il Ministero, quindi, sollecita l’attenzione sull’incrocio dei possibili fattori critici, quali le caratteristiche del virus nella stagione fredda (per la possibile comparsa di nuove varianti), il grado di adesione alla campagna vaccinale, il soggiorno in ambienti chiusi, la co-circolazione dei normali virus respiratori, il grado di immunità o suscettibilità della popolazione all’infezione o alla malattia grave, la mobilità della popolazione, gli effetti a lungo termine del virus.

Tutti elementi che rilevano anche nella gestione del rapporto di lavoro e delle misure aziendali contro la diffusione del covid.

Infatti, i due documenti si soffermano, in particolare, sull’uso dei dispositivi di protezione individuale, sul “lavoro domiciliare”, sulla riduzione delle aggregazioni di massa e sulla ventilazione degli ambienti chiusi.

Tutte misure presenti nel Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus sars-cov-2/covid-19 negli ambienti di lavoro del 30 giugno 2022 che, laddove volontariamente attuato, continua a garantire il rispetto delle previsioni dell’art. 2087 cc.

 

Il progressivo venir meno dell’obbligo vaccinale e del green pass

Il Decreto-legge 162/2022, in particolare:

  • modificando il decreto-legge 44/2021, dispone la cessazione dell’obbligo vaccinale per le categorie interessate (lavoratori che operano nei settori sanitario, sociosanitario e socioassistenziale) e la sospensione fino al 30 giugno 2023 dei procedimenti sanzionatori (art. 7, commi 1 e 1bis)
  •  abroga le disposizioni del decreto-legge 44/2021 e 52/2021 concernenti il cd green pass per l’accesso ad alcune strutture[1] (art. 7ter)

Uso delle mascherine nelle strutture sanitarie

Con l’ordinanza del Ministro della salute del  29 dicembre 2022,  viene prorogata fino al 30 aprile 2023 la precedente ordinanza del 31 ottobre 2022, che disponeva l’obbligo di uso delle mascherine da parte dei lavoratori e dei visitatori delle strutture sanitarie[2].

Questi obblighi sono stati estesi anche ad ambulatori e studi medici (come precisato in premessa all’ordinanza del 29 dicembre 2022).

 

Isolamento e autosorveglianza

Con l’art. 7quater, il DL 162/2022  si modifica la disciplina su isolamento (per i positivi) e autosorveglianza (per i contatti stretti) contenuta nell’art. 10ter del decreto-legge 52/2021, come spiegato nella circolare del Ministero della salute n. 51961 del 31 dicembre 2022:

  • Isolamento per i soggetti positivi (fermo restando il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora (art. 10ter, comma 1, DL 52/2021):
    •  per chi è stato sempre asintomatico: l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare (per effetto dell’abrogazione della parte finale dell’art. 10ter, comma 2 del DL 52/2021) .
  • Inoltre, per chi è stato sempre asintomatico: l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo
  • per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni: l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare (non è invece prevista l’anticipazione della fine dell’isolamento con l’effettuazione del tampone come nel caso di chi è sempre stato asintomatico)
  • per i casi sintomatici, si ricorda che la circolare n. 37615 del 31 agosto 2022 del Ministero della salute (espressamente richiamata dalla circolare n. 51961/2022) prevede che, laddove  questi soggetti risultino asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d’isolamento.  In caso di positività persistente, si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test.
  • per i soggetti immunodepressi: l’isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.

Per quanto riguarda la riammissione al lavoro dei lavoratori immunodepressi, si ritiene che tale status non sia conoscibile da medico competente se non a seguito di apposita dichiarazione del lavoratore, alla quale consegue la tutela che la legge ed il Protocollo, laddove volontariamente adottato, assicurano a tale condizione.

  • per gli operatori sanitari: se asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo.
  •  per i cittadini che abbiano fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo: potranno terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare.
  • Inoltre, con riferimento all’uso della mascherina FFP2 a completamento del periodo di isolamento, la circolare 51961/2022:
  • rende obbligatorioal termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al 10° giorno dall’inizio della sintomatologia (per i sintomatici) o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici)
  • raccomanda comunque, sia nel caso dei soggetti sintomatici che asintomatici, di evitare – al termine dell’isolamento – il contatto con persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.

Con riferimento al rientro al lavoro dopo l’infezione da covid, si ricorda che, secondo il Protocollo 30 giugno 2022, “la riammissione al lavoro dopo l’infezione da virus SARS-CoV-2/COVID-19 avverrà secondo le modalità previste dall’art. 4 del decreto legge 24 marzo 2022 n. 24 convertito in legge 19 maggio 2022 n. 52 e dalla circolare del Ministero della salute n. 19680 del 30 marzo 2022”.

E si rammenta anche che, a settembre 2022, il Ministero della salute aveva precisato che “già dall’inizio della pandemia, le disposizioni in ambito lavorativo hanno seguito una loro specificità per fini di tutela e di prudenza richiesti dalle parti sociali e, in taluni contesti anche da alcune categorie di lavoratori (fragili, malati cronici etc..). Parimenti, anche la circolare 37615 DGPREV del 31.08.2022 dispone procedure per la popolazione e non entra nel merito del contesto lavorativo. Per quest’ultimo rimangono valide, salvo diverse future disposizioni, le modalità definite dai protocolli”.

Il richiamato articolo 4 del DL 24/2022, che modifica l’art. 10ter del DL 52/2021, ad oggi non presenta più l’indicazione del tampone finale. Si ritiene, quindi – secondo approccio condiviso dal Ministero della Salute, consultato per le vie brevi – che per il ritorno al lavoro (a meno che non vi sia stato ricovero ospedaliero), il datore di lavoro non possa più richiedere la produzione del tampone con esito negativo.

Si ricorda, tuttavia, che il datore di lavoro, secondo il Protocollo (art. 1 – Informazione), informa chiunque entri nel luogo di lavoro in ordine all’impegno di rispettare tutte le disposizioni delle Autorità sanitarie e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda.

Tra queste, ovviamente, il rispetto delle procedure relativi alla gestione dell’isolamento e della autosorveglianza descritte nella richiamata circolare n. 51961/2022.

Da questo punto di vista, poiché la circolare raccomanda comunque di evitare, tra l’altro, ambienti affollati, si ritiene che il lavoratore che rientra al termine dell’isolamento, in assenza di untampone negativo (la cui effettuazione si ritiene essere rimessa alla scelta del soggetto interessato e non possa essere imposta dal datore di lavoro), sia tenuto ad informare il datore di lavoro (attraverso il medico competente) in ordine alla necessità di evitare tali ambienti, anche attraverso il lavoro agile, ove possibile, quale strumento di prevenzione del contagio. Lo stesso dicasi nel caso di compresenza con un soggetto “ad alto rischio” (locuzione che appare riferibile anche ai soggetti fragili).

  • Autosorveglianza in caso di contatto stretto con casi confermati positivi al covid (regolata dall’art. 10ter del DL 52/2021, modificato dal DL 162/2022)
  • per coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2, è applicato il nuovo regime dell’autosorveglianza:
  • fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto, è obbligatorio indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti.
  • se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2.
  • gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato.

Soggetti in ingresso dalla Cina

Il recente incremento dei casi di covid in Cina, fonte di preoccupazione internazionale, ha determinato la necessità di adottare misure adeguate di prevenzione con l’ordinanza del Ministro della salute del 28 dicembre 2022, sopra richiamata.

Queste le misure indicate nel provvedimento:

a) obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposti, nelle settantadue ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare, o, nelle quarantotto ore antecedenti, ad un test antigenico effettuati per mezzo di tampone con risultato negativo;

b) obbligo di sottoporsi ad un test antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, ovvero, qualora ciò non fosse possibile, entro quarantotto ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento;

c) in caso di esito positivo del test antigenico, obbligo di sottoporsi immediatamente ad un test molecolare ai fini del successivo sequenziamento e ad isolamento fiduciario nel rispetto della normativa vigente;

d) obbligo di effettuare un ulteriore test antigenico o molecolare con esito negativo per porre termine al periodo di isolamento.

Sul piano del rapporto di lavoro, si ritiene che, in ogni caso, sia quindi richiesta la certificazione di negatività del tampone.

 

Lavoratori fragili e lavoro agile

La recente legge di bilancio per il 2023 (L. 29 dicembre 2022, n. 197) al comma 306 dispone, fino al 31 marzo 2023, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati affetti dalle patologie e condizioni individuate dal Decreto interministeriale del 4 febbraio 2022 (nessuna proroga è prevista per i genitori con figli under 14) il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento. Resta ferma l’applicazione delle disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro, ove più favorevoli.

Per le modalità e tempi della relativa comunicazione, si rinvia al comunicato del Ministero del lavoro del 31 dicembre 2022.

Non viene prevista alcuna misura per le ipotesi nelle quali le persone fragili sono adibite a mansioni per le quali non è possibile svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile.

[1] Strutture di ospitalità, lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, strutture residenziali di cui all’art. 44 del D.P.C.M. di aggiornamento dei LEA del 12 gennaio 2017 (ricoveri per: prestazioni di riabilitazione intensiva diretta al recupero di disabilità importanti; prestazioni di riabilitazione estensiva a soggetti disabili non autosufficienti; prestazioni di lungodegenza post-acuzie a persone non autosufficienti).

[2] Strutture sanitarie,  socio-sanitarie  e   socio-assistenziali,   comprese   le strutture di  ospitalità  e  lungodegenza,  le  residenze  sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le  strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti,  e  comunque  le strutture residenziali di cui all’art. 44 del decreto del  Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017.

Confindustria e Federazione ANIMA pubblicano il dossier ‘Modelli di business per l’utilizzo dell’H2 e lo sviluppo della filiera italiana’

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Confindustria ha diffuso la versione integrale dello studio ‘Modelli di business per l’utilizzo dell’H2 e lo sviluppo della filiera italiana’, approfondito dossier realizzato in collaborazione con Federazione ANIMA al fine di individuare nei possibili campi di applicazione dell’idrogeno rinnovabile le principali criticità, i benefici e le esigenze di intervento in termini di indirizzi di politica energetica e di interventi regolamentari sul mercato, sia con riferimento al quadro nazionale sia a quello europeo.

I risultati di questo lavoro di analisi – che pubblichiamo a questo link – erano stati oggetto di un apposito convegno organizzato a Roma, da Confindustria e ANIMA, il 5 e 6 giugno scorsi (qua la cronaca di HydroNews), durante il quale l’attenzione era stata concentrata soprattutto sui costi legati all’utilizzo di H2 come combustibile in alcuni comparti industriali ‘hard to abate’, in sostituzione del gas naturale.

Proprio da quel dibattito, era emersa con forza la necessità di poter contare su un sistema di sostegno pubblico mirato ad abbattere i costi operativi (opex) dei progetti di produzione di idrogeno green, per ridurre di conseguenza il gap di costo – attualmente ancora molto elevato – tra idrogeno rinnovabile e alternative fossili.

Tematiche che il dossier approfondisce ed ‘espande’, prendendo in esame l’impiego di H2 per la combustione e la generazione di calore di processo nel settore industriale, come feedstok nella raffinazione e bioraffinazione, come fuel nelle attività logistiche e come combustibile nel settore residenziale, individuando in ciascuno di tali casi benefici, criticità e raccomandazioni di policy. Il documento si conclude quindi con un focus sul futuro della rete di trasporto del gas, che potrà evolvere per trasportare anche i gas rinnovabili, come appunto l’idrogeno verde, e propone infine delle considerazioni di carattere generale formulate da Confindustria e ANIMA sull’argomento.

Webinar Monitor legislativo

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Comunichiamo che, anche per il 2024, Confindustria ha confermato il progetto Monitor Legislativo – promosso da Confindustria e realizzato da SFC con il sostegno di 4.Manager – che dal 2018 presidia le attività legislative che impattano in modo significativo sulle imprese.

A partire dal mese di febbraio verrà organizzato un ciclo di incontri di aggiornamento, destinati a tutto il territorio nazionale, sulla Manovra di Bilancio per il 2024, sulle misure a sostegno degli investimenti e della doppia transizione digitale e green, sulle specifiche previsioni per le aree del Mezzogiorno e sui nuovi adempimenti dei sostituti di imposta.

Nel corso degli eventi, i referenti delle diverse aree di Confindustria, illustreranno i contenuti dei recenti provvedimenti e saranno disponibili per eventuali focus su misure specifiche.

Replicando la formula adottata negli ultimi anni, anche per questa edizione, utilizzeremo esclusivamente la modalità webinar con la possibilità di interagire in diretta con i relatori per quesiti e chiarimenti.

Il programma di massima prevede, al momento, i seguenti webinar:

  • Misure fiscali in Legge di bilancio e DL anticipi, a cura dell’area Politiche fiscali   
  • Nuove regole per i sostituti di imposta 2024, a cura delle aree Politiche fiscali e Lavoro, Welfare e Capitale umano
  • Incentivi per gli investimenti in ricerca e beni strumentali: le novità, a cura delle aree Politiche fiscali – Politiche per il Digitale e Filiere, Scienze della Vita e Ricerca  – Politiche per l’Ambiente, l’Energia e la Mobilità
  • Incentivi per il SUD, a cura delle aree Politiche fiscali – Affari Legislativi e Regionali, Diritto d’Impresa.

I primi due appuntamenti, già calendarizzati, riguardano il focus sulle principali misure fiscali di interesse per le imprese, varate con l’ultima Legge di Bilancio e si terranno:

martedì 6 febbraio 2024, dalle ore 10.00 alle ore 12.30

e

lunedì 26 febbraio 2024, dalle h. 10.00 alle h. 12.30

Alleghiamo, a tal fine, i programmi dei lavori con, all’interno, il link ed il QR-Code per l’adesione. Le iscrizioni seguiranno l’ordine cronologico delle richieste di adesione.

Nelle prossime settimane, vi faremo pervenire il programma delle successive iniziative con le modalità per iscriversi.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria all’indirizzo gimav@gimav.it

CBAM – informazioni utili

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(dello Stato membro in cui è stabilito l’importatore).

L’elenco provvisorio delle autorità nazionali competenti (NCA) per la CBAM è stato aggiornato il 9 gennaio ed è disponibile in allegato.

Per quanto riguarda l’Italia, si riportano di seguito i riferimenti dell’Autorità Nazionale Competente: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Dipartimento Energia – Direzione generale competitività’ ed efficienza energetica (CEE) – Divisione VII – Politiche di riduzione delle emissioni di gas con effetto serra – Email: authority.cbam@euets.it – Via Cristoforo Colombo, n. 44, 00147 – Roma – https://www.ets.minambiente.it/

Si allega anche il Manuale Utente per i Dichiaranti.

La Commissione ha inoltre pubblicato i valori standard che è possibile utilizzare fino al 31 luglio 2024, disponibile in calce.

Congedo parentale – Mesi indennizzati all’80% per il 2024

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Nella circolare n. 4 del 5 gennaio scorso (Anno 2024. Sintesi delle principali disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e di sostegno al reddito e alle famiglie), l’INPS fornisce, al paragrafo 4, alla luce delle ultime modifiche legislative introdotte con la legge di Bilancio per il 2024, prime indicazioni sulle novità relative al  trattamento economico previsto in caso di fruizione del congedo parentale.

L’articolo 1, comma 179, della legge di Bilancio 2024 (legge n. 213 del 30 dicembre 2023)  ha, infatti, disposto, modificando l’articolo 34 del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001 (“Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”), per i genitori che fruiscono del congedo parentale, il riconoscimento di un’indennità in misura pari al 60% della retribuzione per un mese ulteriore al primo, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino.

Per il solo anno 2024, la misura dell’indennità è pari all’80% della retribuzione.

La nuova misura di sostegno trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023.

L’INPS precisa poi che con successiva circolare saranno trattati gli aspetti connessi alla portata e agli effetti della nuova misura dell’indennità, fornendo le relative istruzioni operative.

Prima informativa rinnovo CCNL Dirigenti Industria

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In data odierna, in Confindustria, si è svolto il primo incontro per il rinnovo del CCNL Dirigenti Industria, nel corso del quale la delegazione di Federmanager ha presentato la piattaforma, che si allega in calce.

Dopo l’illustrazione del contenuto della piattaforma, v’è stato uno scambio di opinioni tra i componenti delle delegazioni trattanti, da cui è emersa la volontà di gestire tale rinnovo considerando il contratto quale sede per delineare una valida rete di tutele per la categoria dirigenziale.

Le questioni risultate centrali in tal senso e che, quindi, saranno al centro della trattativa, sono:

  1. una valutazione di adeguatezza della vigente definizione contrattuale della categoria dirigenziale, alla luce dei nuovi modelli organizzativi adottati dalle imprese e delle nuove figure manageriali;
  2. il riordino del sistema di welfare e della bilateralità;
  3. una riflessione sulle misure di politica attiva, al fine di garantire un adeguato accompagnamento nelle transizioni, di vario genere, in atto nel settore industriale, che hanno inevitabili ripercussioni anche dal punto di vista occupazionale.

Sono stati fissati due ulteriori incontri per i giorni 30 gennaio e 6 febbraio p.v., che si terranno in presenza presso la sede di Confindustria, durante i quali verranno auditi, rispettivamente, 4.Manager e Fondirigenti e Fasi e Previndai.

Seguiranno aggiornamenti.

Presentazione Rapporto Ingenium 2023 HCMC, Vietnam – 25.01.24

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Si informa che il prossimo 25 gennaio Confindustria insieme a FEDERMACCHINE e SACE presenterà presso il Park Hyatt di Ho Chi Minh City, Vietnam, la 1° edizione del Rapporto “Ingenium – il potenziale dei beni strumentali italiani nel panorama internazionale”, in collaborazione con ICE-Agenzia (Ufficio di HCMC) e la Camera di Commercio italiana in Vietnam (ICHAM).

L’Italia risulta essere leader mondiale nella produzione di numerose categorie di macchinari con una forte leva di competitività fatta di tre tratti distintivi e caratteristici: Automazione, Creatività e Tecnologia (ACT). L’ultimo decennio ha visto il Vietnam sostituire Indonesia e Tailandia come mercato principale per i beni ACT italiani, nonché il luogo in cui il potenziale di export di beni strumentali dimostra i maggiori margini di crescita con previsione di incremento di investimenti nell’arco del prossimo quinquiennio.

L’evento, introdotto dai saluti istituzionali dell’Ambasciatore d’Italia ad Hanoi, Marco Della Seta, e dagli interventi della Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame, dell’AD di SACE, Alessandra Ricci, e dal Presidente di FEDERMACCHINE, Bruno Bettelli, rappresenterà un’importante occasione per presentare le potenzialità dei beni strumentali del Made in Italy agli operatori economici della Regione ASEAN, in particolare del Vietnam, e un’occasione per le realtà locali di entrare in contatto con alcuni importanti buyer vietnamiti (tra cui PV power, Thagrico e Nutifood) che beneficiano degli strumenti finanziari dedicati di SACE.

Le Associazioni possono inoltrare l’informazione ad imprese associate con attività in loco e potenzialmente interessate a partecipare all’evento di presentazione.

Si trasmette la locandina in allegato.

Nuova rendicontazione di sostenibilità UE – Consultazione sulle guide operative (Implementation guidance) EFRAG

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E’ disponibile un aggiornamento sugli sviluppi del dossier relativo all’attuazione della direttiva CSRD.

Il processo europeo di definizione dei nuovi standard di rendicontazione di sostenibilità sta, infatti, proseguendo, dopo la pubblicazione, nel luglio 2023, del primo set di standard adottati con Regolamento delegato, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE il 22 dicembre 2023 ed è entrato in vigore dal 1° gennaio 2024 – cfr. link EUR-Lex – 32023R2772 – EN – EUR-Lex (europa.eu).

Segnaliamo, in particolare, che a fine dicembre è stata aperta la consultazione europea sulle due Guide predisposte dall’Efrag, la prima sull’interpretazione del principio di materialità, la seconda sulla definizione di catena di valore, ai sensi della Direttiva.

Le due Guide si pongono come strumenti volti a supportare le imprese tenute alla nuova rendicontazione.

In allegato: i testi delle due Guide Efrag e della documentazione di supporto citata nella comunicazione.