Il Centro Studi Confindustria (CSC) presenta sabato 2 aprile p.v., ore 9.30, il Rapporto di previsione “L’economia italiana alla prova del conflitto in Ucraina”.
L’evento avrà luogo sia presso la sede CONFINDUSTRIA, Viale dell’Astronomia 30, sia online su www.confindustria.it. Per seguire l’evento occorre iscriversi al seguente link.
In calce il programma.
Il conflitto esploso in Ucraina deteriora il già difficile scenario economico per l’Europa e per l’Italia. I canali di impatto sono molteplici: il freno alle esportazioni verso i paesi coinvolti (e non solo), le difficoltà di approvvigionamento per l’industria, l’incertezza e la volatilità sui mercati finanziari, ma soprattutto i picchi storici dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime.
A sostegno di un buon andamento del PIL italiano nel 2022 giocano alcuni fattori: il progressivo affievolimento dell’impatto economico della pandemia, lo stimolo proveniente dal PNRR e anche, meccanicamente, l’eredità del forte rimbalzo messo a segno nel 2021.
Quanto profondamente il conflitto frenerà la crescita dell’economia italiana? Può avere effetti dirompenti sul tessuto produttivo italiano? Quanto è importante, ai fini degli impatti economici, la sua durata?
Presenta il Rapporto il Direttore del Centro Studi Confindustria Alessandro Fontana. Partecipano alla discussione Giampaolo Galli (Docente Università Cattolica del Sacro Cuore, Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani) e Fiorella Kostoris (Professoressa di Economia, Università LUISS Guido Carli).
A seguire, intervento di Stefano Besseghini (Presidente Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Modera Janina Landau (Responsabile sede di Roma di Class CNBC).
Segue conferenza stampa (solo in presenza) del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.